namsadang

Namsadang: artisti girovaghi coreani

di Sara Bochicchio, Giulia Filannino e Carmela Melluso

Oggi vogliamo farvi scoprire chi sono e qual è la storia dei namsadang. Per fare ciò abbiamo preparato questa “scheda” che in stile Wikipedia vi fornirà in maniera sintetica tuttò ciò che c’è da sapere su questi artisti girovaghi della tradizione coreana.

Con il termine namsadang (남사당) si fa riferimento a compagnie itineranti composte da artisti di sesso maschile che si esibiscono in vari spettacoli artistici come acrobatica, canto, ballo ed esibizioni circensi. Si tratta di rappresentazioni popolari, che originariamente avevano lo scopo di alleviare le fatiche e dar sfogo alle frustrazioni delle classi più basse della società attraverso la satira. I sei spettacoli che gli artisti mettono in scena vengono detti collettivamente namsadang nori (남사당 놀이)

Storia

I namsadang si diffondono prima del 1900, durante la dinastia Chosŏn, tuttavia alcuni spettacoli hanno origini molto più antiche. Queste, infatti, sono legate a feste popolari che si sono sviluppate nelle comunità rurali. Il teatro dei burattini, in particolare, risalirebbe all’epoca di Silla secondo l’opera Haedong yoksa (storia della Corea) del XVII secolo.

Originariamente gli spettacoli erano dieci, ma solo sei sono stati tramandati fino ai nostri giorni.

Nel 1964 il teatro dei burattini è stato nominato dal governo sud-coreano come terzo “importante e intangibile patrimonio culturale” (무형문화재), e nell’agosto 1988 il titolo è stato esteso a tutti e sei gli spettacoli.

L’organizzazione gerarchica

I namsadang erano un gruppo di 40-50 uomini che interpretavano sia ruoli maschili (sutdongmo (숫동모)) che ruoli femminili (yŏdongmo (여동모) e divisi, secondo un’organizzazione gerarchica, in:

-kkokdusoe (꼭두쇠): il capo

golbaengisoe (골뱅이쇠): il secondo in comando

tteunsoe (뜬쇠): gli artisti veterani

gayeol (가열): il performer

ppiri (삐리): novizi

jeoseungpae (저승패): membri anziani

deungjimkkun (등짐꾼): i facchini.

Lo spettacolo

Lo spettacolo dei namsadang yeonhui (연희) era tenuto non in teatri ma per strada ed era costituito da sei stili diversi:

P’ungmul nori (풍물놀이), dove si ballano coreografie di gruppo con acrobazie al ritmo della musica contadina.

Pŏna nori (버나놀이), un’esibizione che consiste in giochi acrobatici ottenuti facendo vorticare il pŏna, un disco di paglia e bambù, su una mazza lunga 40 cm. Colui che muove il pŏna è chiamano pŏnachebi, mentre mehossi è il commediante che si intrattiene a dialogare con l’altro, facendo commenti satirici sulle dure condizioni di vita del popolo.

세계무형문화유산으로 등재된 안성 남사당놀이 공연보기
Pŏna nori. Fonte: https://blog.daum.net/ng5800/13722897

Salp’an (살판), caratterizzato da altre acrobazie a corpo libero.

Ŏrŭm (어름), dove l’artista aiutandosi con un ventaglio si esibisce su una corda sospesa.

프린트하기 > [문화유산 둘러보기] 봄날의 신명 나는 흥취 남사당놀이와 태평무 > Vol 722 May 2014 > 금융웹진 - The  Banker
Ŏrŭm. Fonte: http://banker.kfb.or.kr/print.php?SEARCH_SELF=L3NlY3Rpb24ucGhw&SEARCH_QUERY=aWR4PTI2JlB1Ymxpc2hEYXRlPTIwMTQwNSZzdWJfaWR4PTUyNA==&idx=26&PublishDate=201405&sub_idx=524

Dŏtbaegi (덧뵈기), danza in maschera.

덧뵈기 | 풍물단소개 | 바우덕이풍물단 | 안성남사당공연장 | 안성시 문화관광
Dŏtbaegi. Fonte: https://www.anseong.go.kr/tourPortal/namsadang/contents.do?mId=0103010600

Infine vi era il teatro dei burattini dŏlmi (덜미), o kkoktukaksi norum (꼭두각시놀음).

해학‧풍자로 배꼽 잡는 '꼭두각시놀음' - 백세시대
Kkoktukaksi norum. Fonte: http://www.100ssd.co.kr/news/articleView.html?idxno=32017

La figura di Baudeogi

Baudeogi (바우덕이) fu la prima ed ultima donna a svolgere il ruolo di kkokdusoe, cioè il capo di un gruppo dei namsadang. Nacque nel 1848 ad Anseong, da una famiglia di poveri contadini, e a soli 5 anni entrò nella troupe dei namsadang del tempio di Cheongnyongsa dove poté apprendere diverse arti come il seonsori, le acrobazie sulla fune, il pungmul, il mudong, il saemi ecc. All’età di 15 anni prese il posto del precedente kkokdusoe Yun Chi-deok che era deceduto, divenendo così la prima ed ultima kkokdusoe donna. Nel 1865, quando il palazzo reale di Gyeongbokgung fu ricostruito, Baudeogi condusse qui una performance della troupe dei Namsadang di Anseong alla presenza di re Gojong. Ricevette il cappello di giada, che equivale allo status ufficiale di classe 3, la maggiore onorificenza per un artista namsadang. Successivamente organizzò un tour sull’intero suolo nazionale, la sua fama era tale che si crearono dei prototipi di fan club dei suoi ammiratori. Oggi Baudeogi è da molti considerata come la prima artista K-pop della storia.[1]

남사당의 발상지이자 본거지, 안성 - 남사당패 바우덕이의 사당과 무덤
Statua di Baudeogi presso il tempio a lei dedicato ad Anseong. Fonte: https://blog.daum.net/nam-sh0302/15710733

Nel 2001 è stata inaugurata la prima edizione del Anseong Matchum Namsadang Baudeogi Festival, festival dedicato alla memoria di Baudeogi e alla performance artistiche dei namsadang. Si tiene ogni anno all’inizio dell’autunno. Nel 2006 è entrato a far parte del CIOFF®, il Consiglio Internazionale delle Organizzazioni di Festival del Folklore e di Arti Tradizionali, partner ufficiale dell’UNESCO.[2]

La crisi e la rinascita

Dopo aver raggiunto l’apice del loro successo con Baudeogi, l’occupazione giapponese e la successiva guerra di Corea portano ad un inevitabile declino di questi artisti di strada. Con la fine della guerra i gruppi di namsadang sopravvissuti si riunirono per riportare in vita la loro arte, ma l’interesse nei loro confronti sembrava ormai svanito.

La creazione del Samulnori nel 1978 da parte di Kim Duk-soo fu in grado di riaccendere l’interesse dei coreani verso le performance dei namsadang.[3]

L’eredità dei Namsadang

Alcuni studiosi coreani, tra cui membri di Advanced Center for Korean Studies, identificano la nascita della cultura pop, piuttosto che in Occidente, nella tradizione tipicamente coreana degli artisti gwangdae tra cui, oltre i namsadang, è possibile annoverare anche sciamani, cantanti di p’ansori, kisaeng ecc.[4] Questi studiosi hanno identificato alcuni elementi che accumunerebbero i gwangdae ai contemporanei artisti del K-pop. Tra questi è posto in primo piano il rigido sistema di addestramento che forma professionisti a tutto tondo, dove la trasmissione delle conoscenze e delle tecniche all’interno del gruppo dei gwangdae si ritroverebbe in una forma istituzionalizzata nel sistema di allenamento delle nuove reclute (아이돌 연습생 o idol trainee in inglese) portato avanti dalle grandi agenzie di intrattenimento sud-coreane. Anche la satira sociale espressa da artisti come Psy, H.O.T. o Sechskies rispecchierebbe la tradizione coreana di pungja (approssimativamente equivalente alla satira occidentale) ed haehak (umorismo).[5]

Un video dell’UNESCO dedicato al Namsadang Nori disponibile su YouTube in lingua inglese: https://www.youtube.com/watch?v=abm85AMZSvE&t=269s

FONTI

Anseong-si, “Baudeogi” https://anseong.go.kr/en/contents.do?mId=0405010200

Anseong-si, “Baudeogi Festival” https://www.anseong.go.kr/enPortal/baudeogiEn/contents.do?mId=0101010000

Encyclopedia of Korean Culture, “Namsadang” 남사당(男寺黨) – 한국민족문화대백과사전 (aks.ac.kr)

Encyclopedia of Korean Folk Culture, “Samulnori” https://folkency.nfm.go.kr/en/topic/detail/6501 

Kim, Young-gwan & Hahn, Sook-ja 2006. Homosexuality in Ancient and Modern Korea. Culture, Health & Sexuality 8(1), 59-65.

Koreana, Summer 1997 “Namsadang” https://issuu.com/the_korea_foundation/docs/1997_02_e_b_a/46  

Portal of Korean National Heritage, “Namsadang”  http://www.heritage.go.kr/heri/cul/culSelectDetail.do?VdkVgwKey=17,00030000,11&pageNo=1_1_1_1  

Riotto, Maurizio 1996. Storia della letteratura coreana. Palermo: Edizioni Novecento.

Sim, Hee-chul; Kim, Sŏl-ah; Yi, Byung-min 2017. K-Pop Strategy Seen from Viewpoint of Cultural Hybridity. Kritika Kultura 29, 292-317

UNESCO, “Namsadang Nori” https://www.youtube.com/watch?v=abm85AMZSvE
  https://www.facebook.com/181274814520/posts/10158911475884521/


[1] Korea Clickers https://www.facebook.com/181274814520/posts/10158911475884521/

[2] Anseong-si https://www.anseong.go.kr/enPortal/baudeogiEn/contents.do?mId=0101010000

[3] Encyclopedia of Korean Folk Culture https://folkency.nfm.go.kr/en/topic/detail/6501

[4] Sim, Hee-chul; Kim, Sŏl-ah; Yi, Byung-min 2017. K-Pop Strategy Seen from Viewpoint of Cultural Hybridity. Kritika Kultura 29, 292-317.

[5] Sim, Hee-chul; Kim, Sŏl-ah; Yi, Byung-min 2017. K-Pop Strategy Seen from Viewpoint of Cultural Hybridity. Kritika Kultura 29, p. 305.

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